Gennaio 2017, di colpo siamo ripiombati negli anni 70
Erano 100 circa i Lupi nel 73,ormai in via di estinzione solo un
piano di protezione ne ha permesso l'aumento numerico e la
dispersione in Italia fino alle Alpi.
Ma ritorniamo ad oggi, e proviamo a fare chiarezza.
Si sta molto parlando, del “Piano per la gestione e
conservazione del Lupo in Italia”. Il documento, al paragrafo 7
della Parte III autorizza le tanto discusse deroghe al divieto di
abbattimento dei lupi.
Quello che è realmente interessante è il paragrafo 7.1 sugli
“Obiettivi della deroga” ovvero
a) Per prevenire danni seri, in particolare a raccolti bestiame
domestico, foreste, pesca e acque e altri tipi di
proprietà
b)Nell’interesse di salute e sicurezza pubbliche, o per altre importanti ragioni di interesse pubblico, incluse quelle di natura sociale o economica e di conseguenze benefiche di primaria importanza per l’ambiente.
b)Nell’interesse di salute e sicurezza pubbliche, o per altre importanti ragioni di interesse pubblico, incluse quelle di natura sociale o economica e di conseguenze benefiche di primaria importanza per l’ambiente.
Gli stessi redattori del Piano sono scettici riguardo
all’applicabilità e all’efficacia del punto A, sostengono
infatti che affinchè tale obiettivo vada perseguito con le deroghe
sugli abbattimenti sarebbe necessario “un impegno di prelievo
massiccio e continuativo nel tempo” e che “non esiste una
relazione lineare tra numero di lupi e quantità di danni che
permetta di pianificare un prelievo in ragione del danno
sostenibile”.
Diversa è l’opinione sul punto B, e qui vi invito a riflettere
attentamente.
Sostanzialmente i redattori del piano, preso atto del fatto che in alcune zone dell’areale del lupo sussistano condizioni di forte tensione sociale a causa di metodi di allevamento sviluppatisi durante i decenni di assenza del predatore, ritengono che l’abbattimento di alcuni esemplari possa “rappresentare un importante gesto di partecipazione e una dimostrazione di flessibilità che possono aiutare a superare il clima di contrapposizione che a volte sfocia in atti di bracconaggio” o, se vogliamo dirla in parole povere “non serve a un caxx, ma visto che tanto lo fate lo stesso...”
Sostanzialmente i redattori del piano, preso atto del fatto che in alcune zone dell’areale del lupo sussistano condizioni di forte tensione sociale a causa di metodi di allevamento sviluppatisi durante i decenni di assenza del predatore, ritengono che l’abbattimento di alcuni esemplari possa “rappresentare un importante gesto di partecipazione e una dimostrazione di flessibilità che possono aiutare a superare il clima di contrapposizione che a volte sfocia in atti di bracconaggio” o, se vogliamo dirla in parole povere “non serve a un caxx, ma visto che tanto lo fate lo stesso...”
Ma il meglio viene con la conclusione del paragrafo “Obiettivo
primario di eventuali deroghe (...) è di contribuire (...) alla
riduzione a) di eventuali danni ripetuti e massicci su scala
ristretta b) DEL RISCHIO PERCEPITO E ALLA MITIGAZIONE DEI CONFLITTI
SOCIALI ED ECONOMICI CONNESSI ALLA COESISTENZA TRA UOMINI E LUPO.
Già questo potrebbe bastare ma vorrei fare il mio punto
personale.
Torniamo alla triste realtà fatta di numeri NASCOSTI e al
giornalismo sporco.Da anni colleghiamo la figura del Lupo ad un
animale feroce e da annientare ed è proprio la scarsa
sensibilizzazione sul tema che ci porta adesso a rifelettere e
cercare di capire meglio.Piuttosto che leggere articoli di
giornalistmo standard, vi invito a ricercare sui social le varie
pagine di studiosi del lupo e dei branchi italiani, scoprirete così
molti più dettagli da condividire.In sostanza, dati del WWF ci
dicono che 1 lupo su 2 muore per bracconaggio, 300 muoiono ogni anno
per mano dell'uomo e adesso ne autorizziamo l'abbatimento controllato
di 60/70?E poi?Perchè visto che i dati stimati parlano di una
popolazione di 1800 lupi totali?E tutto quello che non viene
campionato? Morti nascoste?Il Lupo non è un nemico per l'uomo, solo
la comunicazione giusta può farlo riscoprire alla massa,
L'uomo può applicare misure di difesa del bestiame, può
convivere con il predatore per eccellenza a capo della piramide
ecologica che è anche in grado di contenere eventuali espansioni
eccessive per esempio di ungulati.....ma forse un post su un social
non basta per raccontare chi è veramente il LUPO.
Non vi linkeremo in questo post pagine o petizioni da firmare,
cercatele sui social e sul web, non farete fatica a trovarle.Ci
impegneremo però sempre più a spiegarVi perchè farlo e perchè
per noi la difesa del Lupo è fondamentale.
IL PROGRESSO E' LA CONVIVENZA CON ALTRE SPECIE, NON RITORNIAMO
AGLI ANNI 70!
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