Due slavine investono tre sciatori fuoripista: due vittime vicino Aosta e un ferito grave in Valtellina. Pioggia e neve torneranno a colpire le regioni settentrionali, in calo le temperature. Dopo 24 ore di blackout, Cortina sta lentamente tornando alla normalità: elettricità ripristinata pressochè ovunque e impianti sciistici aperti. Ancora chiusi alcuni passi dolomitici in Alto Adige.
Continua l'allarme dovuto alle valanghe lungo tutto l'arco alpino. Dopo le sei vittime registrate da Natale a oggi, due sciatori sono morti dopo essere stati travolti da una slavina a Pila (Aosta) in Val d'Aosta. Entrambi erano fuoripista. Secondo quanto si è appreso dai soccorritori, le vittime sono entrambe liguri. Si chiamavano Paolo Pendola, 30 anni, e Fabio Oneto, 33, entrambi residenti a Rapallo. Questa mattina un'altra valanga in Valtellina ha travolto uno sciatore 33enne che si trovava su una motoslitta e fuoripista sui monti di Malghera a Grosio (Sondrio). I soccorritori sono riusciti ad estrarre l'uomo che ora è ricoverato in prognosi riservata.
Il rischio valanghe era stato lanciato questa mattina con un'allerta di livello 4 su una scala che arriva fino a 5. Le istituzioni hanno invitato gli sciatori a non effettuare fuoripista per evitare la minaccia delle slavine. Nei prossimi giorni il manto nevoso subirà un lento e graduale assestamento. Tuttavia per la presenza di diffusi accumuli da vento, la possibilità di distacco di valanghe a lastroni già al passaggio del singolo sciatore è concreta, come dimostrano i due casi di oggi.
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