mercoledì 28 dicembre 2011

Monte Alpe - carta degli Habitat

Carta habitat, SIC Monte Alpe - da ERSAF

habitat 9260 (foreste di Castanea sativa):
localizzato nella porzione occidentale del SIC e
comprendente antiche selve castanili non più
ordinariamente gestite, con conseguente degrado
delle caratteristiche naturalistiche e colturali,
all‟interno delle quali sono stati effettuati
recentemente degli interventi di recupero volti a
ripristinarne la funzionalità, comprensivi di
potature e sostituzione degli alberi non
recuperabili e vengono attuati regolarmente, a
cadenza bi-triennale- interventi di manutenzione
ordinaria.

habitat 6210 (formazioni erbose secche
seminaturali e facies coperte da cespugli su
substrato calcareo – Festuco-Brometalia)
in parte interessata da pascolo bovino, occupa
un‟area circoscritta in posizione cacuminale ed è
caratterizzata dalla presenza di numerose specie
di rilevante valore floristico, in particolare di
orchidee e da una certa tendenza ad evolvere
verso formazioni arbustive ed arboree.

habitat *7270 (sorgenti pietrificanti con
formazione di travertino – Cratoneurion)
:

estremamente localizzato lungo due piccole aste
torrentizie poste, l‟una, nel settore centrale
dell‟area protetta, l‟altra, lungo il confine
occidentale della stessa, costituito da cenosi
igrofile puntiformi, dominate da briofite,
caratteristiche di sorgenti di acque calcaree con
formazione di travertino.


Le criticità del Sito ovvero la conservazione degli
habitat possono dipendere dal grado di attuazione di
particolari attività antropiche, che nel complesso
vanno ad influire, ancorché razionalmente gestite,
sugli habitat stessi e sulle specie protette.
Si evidenziano ulteriori fattori, identificabili in
particolare nella cessazione delle pratiche agricole e
selvicolturali tradizionali, che hanno portato alla
formazione e al mantenimento degli habitat
seminaturali (H. 9260, H. 6210), nella gestione
dell‟area operata nell‟ultimo secolo da parte
dell‟uomo, che ha visto la creazione di popolamenti
artificiali di specie non autoctone o non
ecologicamente adatte, le quali hanno presto
evidenziato problemi di carattere fitosanitario, a cui
si è cercato di porre rimedio anche attraverso la lotta
biologica, in particolare con l‟introduzione della
Formica lugubris, e, infine, nella possibilità di
ulteriori incendi.
L‟area protetta si presenta, tuttavia, molto
interessante per la varietà di ambienti che contiene e
per la fruibilità didattico-naturalistico a cui si presta
e, dal punto di vista naturalistico-scientifico per la
possibilità di monitorare il naturale processo di
ripristino delle formazioni vegetali nelle aree colpite
dall‟incendio.
In questo ambito sono, infatti, presenti percorsi
escursionistici corredati di tabelloni esplicativi
utilizzati sia in maniera libera che tramite visite
guidate organizzate dall‟ente gestore.

Tratto da Piano di Gestione SIC IT2080021 Monte Alpe

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